Se Heitch rigetta ogni rappresentazione e forme reali, lo spazio come viene riempito? E con che cosa? I materiali che esercitano il ruolo d'appoggio mostrano origini diverse :

• Foglie di banano
• Pannelli di legno
• Lamine di acciaio inossidabile o d'alluminio
• Del tessuto
• Della fibra di rafia

Si intuiscono questi materiali sui quali saranno applicati, quando non è della pittura sola, dei miscugli. Heitch “prepara” diversi miscugli fatte di colla e d'acrilico, inltre. Del resto, che serva per il fondo o a sviluppare l'argomento, da una parte, o che sia mescolata o no d'altra parte, Heitch utilizza esclusivamente la pittura acrilica.

Su questo fondo, questa superficie più o meno piana, più o meno granulata, poiché d'entrata in materia Heitch ricerca l’effetto della materia, il tessuto continua a essere dipinto con tecniche di “pochoirs”, d'attrito, di raschiatura. Così il tessuto diventa il luogo d'accoglienza e di coesistenza di materiali e d’oggetti sconosciuti, o meglio improbabili. Heitch ricorre allora ad incrostazioni o ad collages per fissarli sul supporto.

Citiamo come esempio una spugna che è restata in un blu d’oltremare, dei resti di corda, un Cd che cerca ancora il suo proprietario, dei pezzi di vetro probabilmente gli avanzi di una bottiglia (bevuta da Heitch?), delle fibre vegetali (gambi di piante o di fiori reali raccolti nella campagna e poi essiccati).

Per mezzo di un sistema di operazioni che Heitch cerca di sviluppare e rinnovare, ad arricchire quanto a mescolare, Heitch interroga possibilità formali, estetiche, senza eleggere una tecnica più che un'altra. Ma per dire che?